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Omeopatia, appello all’Europa: “Sia garantito il diritto alla scelta terapeutica dei cittadini di tutti gli Stati membri”

( da Popular Science ott 10, 2019)

Lo European Committee for Homeopathy, che rappresenta 40 associazioni di omeopatia in 25 Paesi e circa 45mila medici omeopati, ha ritenuto necessario nei mesi scorsi lanciare un appello agli europarlamentari affinché fosse garantito il diritto alla scelta terapeutica dei cittadini di tutti gli Stati membri. Hélène Renoux, presidente dello European Committee for Homeopathy, ha sottolineato come “la pratica omeopatica sia minacciata in diversi Paesi europei, sulla base di informazioni fuorvianti e studi non obiettivi”.

Nella nota inviata, si legge che l’omeopatia è la seconda medicina complementare in Europa, praticata in quaranta Stati con oltre cento milioni di pazienti che la utilizzano. Nelle parole della presidente Renoux emerge come sia “largamente riconosciuto che l’omeopatia può fortemente contribuire alle politiche di salute pubblica: contribuisce infatti a ridurre la necessità di interventi medici ad alto impatto e a ridurre l’utilizzo dei farmaci convenzionali prescritti per assunzioni a lungo termine; aiuta a diminuire il ricorso agli antibiotici, permettendo quindi di ridurre il fenomeno dell’antibiotico resistenza; è caratterizzata da un elevato grado di soddisfazione dei pazienti, aumento della qualità della vita e diminuzione dell’assenteismo per malattia”.

Nel suo appello, la presidente della Commissione ha rimarcato che “la direttiva europea 2001/83, recepita da tutti gli Stati membri, costituisce un quadro regolatorio che garantisce sicurezza e qualità dei medicinali omeopatici, oltre a una corretta informazione”.

Nei mesi scorsi, il dibattito sull’omeopatia in Europa ha riguardato in maniera specifica la questione della rimborsabilità dei medicinali omeopatici in alcuni Paesi, con esiti opposti: se da un lato il ministro della salute francese ha scelto di revocare in Francia il rimborso al 30% degli omeopatici su ricetta medica a partire dal 2021, il ministro della salute tedesco ha da poco annunciato che i medicinali omeopatici continueranno a essere rimborsati dalle assicurazioni sanitarie. Alla Germania si è poi aggiunto il Lussemburgo, i cui ministri della salute e della sicurezza sociale hanno preso un’analoga decisione.