Categoria: news

Ginecologia. Quando l’omeopatia arriva in “soccorso”

(da Popular Science)

“Praticare la medicina convenzionale, arricchendola con altre specializzazioni come l’omeopatia, significa avere un’arma in più per poter offrire a tutte le donne le migliori terapie e senza effetti collaterali”.

Ne è convinta la Dottoressa Stefania Piloni, ginecologa ed esperta in endocrinologia ginecologica, responsabile dal 2001 dell’Ambulatorio di Medicina Naturale per la donna all’ospedale San Raffaele Resnati di Milano. Nella struttura approdano donne di tutte le età. Arrivano da ogni parte d’Italia, non solo da Milano, e chiedono risposte a piccole e grandi criticità che investono la loro salute psichica e fisica: dai disturbi legati ad alterazioni ormonali e infezioni batteriche che non riescono a contrastare, e molto altro ancora. Ma anche tante pazienti che hanno vinto la battaglia con cancro o che sono ancora in guerra. Ad indirizzarle all’ambulatorio di medicina naturale sono gli stessi oncologi o i ginecologi che le hanno in cura. Traino potente è soprattutto il “Tam Tam” delle donne soddisfatte delle terapie ricevute. A testimoniare il successo dell’ambulatorio, ci sono le lunghe liste di attesa: per farsi visitare dal team multidisciplinare di esperti si può aspettare anche sei mesi.

Ma qual è l’identikit delle donne che scelgono la medicina integrata? “Portiamo aiuto alle donne che hanno scelto di curarsi con terapie naturali – ha spiegato la Dottoressa Piloni – ma anche a quante rimangono escluse dalle terapie classiche tradizionali, ad esempio perché non possono sottoporsi a cure a base di ormoni, come le donne con cancro al seno o all’ovaio, o in menopausa con cisti ovariche o endometriosi. Spesso, sono donne giovani con una menopausa precoce che le porta a dover contrastare grandi problemi non solo ormonali, ma anche dell’umore. Si rivolgono a noi anche donne che chiedono soluzioni agli sbalzi di umore legati alla sindrome premestruale, o che vogliono risolvere il dolore delle mestruazioni senza dover assumere anti infiammatori, evitando così i possibili effetti collaterali come i bruciori di stomaco”.

Tra le tante pazienti che si rivolgono alla struttura milanese ci sono anche donne che vivono con ansia la prescrizione degli ormoni: “Pensiamo alle giovanissime con irregolarità dei cicli mestruali o con ovaio policistico, o alle bambine di 12 anni con un problema di acne, alle quali il dermatologo suggerisce la pillola contraccettiva. Non vogliono prenderla e ci chiedono aiuto”.

E ancora, cercano risposte anche donne che si scontrano con il fallimento delle cure tradizionali per contrastare ad esempio una candida, una vaginosi batterica o cistiti ricorrenti, magari dopo il rapporto sessuale. “Queste pazienti hanno sviluppato delle resistenze agli antibiotici o sono refrattarie a creme a base di antimicotici e in questo caso il lavoro prendersi carico di pazienti che non rispondono alla medicina tradizionale è ancora più complicato”.

E le soluzioni arrivano spesso da un mix di terapie. “La medicina è unica, non ci sono due medicine – ha sottolineato l’esperta – non uso solo la medicina tradizionale, ma anche l’omeopatia o le terapie fitoterapiche. Anzi le migliori terapie sono il frutto di un’integrazione. Penso alla contraccezione ormonale abbinata a drenanti omeopatici per evitare i gonfiori. Inoltre, la medicina naturale affiancata alla tradizionale viene apprezzata di più dalle donne, come viene apprezzato il fatto che le donne ricevono un maggiore ascolto durante le visite”.

Quali sono le terapie omeopatiche più utilizzate? L’armamentario terapeutico è variegato e ponto a rispondere a molte esigenze. “Uno dei principali rimedi omeopatici è la Pulsatilla – ha spiegato – una terapia per quasi tutti i problemi mestruali, dalla sindrome premestruale, alla amenorrea. È anche uno dei rimedi importanti da utilizzare durante la gravidanza, viene utilizzata per i bambini in posizione podalica. C’è poi la Sepia un rimedio utile per le vampate intense in menopausa e di altri disturbi come l’indebolimento delle fasce muscolari o le alterazioni dell’umore. La Cantharis funziona per i primi sintomi di cistite, un rimedio antichissima con ottimi risultati. Il Caulophyllum invece è un rimedio omeopatico per agevolare l’apertura della cervice uterina facilitando il parto”.