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Omeopatia integrata alla medicina convenzionale: l’esempio di Lucca

(da Popular Science)

L’omeopatia potrebbe integrarsi in modo efficace con la medicina convenzionale. Un esempio è rappresentato dall’esperienza toscana della Clinica Omeopatica di Lucca, da dove è partito uno studio che ha evidenziato i benefici a livello di qualità di vita sui pazienti che assumono medicine complementari insieme ai trattamenti standard. La ricerca, pubblicata su Homeopathy and Public Health, è stata coordinata dal dottor Elio Rossi e “potrebbe fornire un utile riferimento per lo sviluppo di regolamentazioni ad hoc a livello nazionale ed europeo sull’uso di medicine complementari e omeopatia nelle strutture pubbliche”, come dichiarano gli stessi autori.

Il team ha preso in considerazione 5.877 pazienti trattati tra il 2003 e il 2016, valutando l’Outcome in Relation to Impact on Daily Living (ORIDL), l’impatto dell’omeopatia associata ai trattamenti convenzionali sulla vita di tutti i giorni.

Confrontando le condizioni cliniche dei pazienti prima e dopo il trattamento, nell’88,8% dei pazienti è stato osservato un miglioramento clinico a seguito della terapia. In particolare, il 68,1% dei pazienti ha avuto un miglioramento significativo o una risoluzione della malattia. Nei pazienti oncologici, poi, l’omeopatia e altri trattamenti integrati hanno portato a un significativo miglioramento a livello di tutti i disturbi che il paziente generalmente avverte nel corso delle terapie primarie antitumorali come vampate, nausea, depressione, astenia e ansia.