Categoria: Bioterapia Nutrizionaleil metodo della Bioterapia Nutrizionale

L’incontro

Ho sempre avuto un particolare interesse per la nutrizione, tuttavia quando iniziavo ad approfondire maggiormente una metodica nutrizionale fra le innumerevoli esistenti, la mia “infatuazione” per questo o quel metodo durava poco: mi pareva sempre di essere di fronte non a metodi sperimentali basati sulla evidenza dei fatti e sulla clinica, ma piuttosto dinanzi a costruzioni teoriche spesso a carattere quasi “fideistico” che mal si adattavano alla vita reale e alla pratica clinica.
Quando ormai avevo rinunciato ad occuparmi specificamente di nutrizione ho incontrato un amico e collega  che non vedevo da tempo e dopo aver mostrato il mio stupore per il suo vistoso dimagrimento, ho ascoltato con grande interesse il suo racconto.
Il punto di partenza era rappresentato da una bruttissima crisi ipertensiva che rispondeva con difficoltà alle terapie farmacologiche: il racconto proseguiva con la descrizione della terapia nutrizionale con la dott.ssa Domenica Arcari Morini, che nel giro di pochi giorni era riuscita a fargli sospendere tutti i farmaci antipertensivi e nel giro di poche settimane aveva ottenuto oltre al totale riequilibrio della pressione arteriosa uno straordinario e armonico dimagrimento.
Ovviamente ero curioso di sapere a quali incredibili sacrifici e privazioni si fosse sottoposto, per cui quando su mia richiesta iniziò a farmi esempi di pietanze come salsiccia di maiale, riso all’arrabbiata o patate fritte, il tutto condito con un normale uso del sale, naturalmente pensavo che mi prendesse in giro.
Da lì il passo fu breve: il mese successivo iniziarono i miei viaggi a Roma nello studio della dott.ssa Arcari che fortunatamente dopo decenni di elaborazione del suo metodo di Bioterapia Nutrizionale, aveva deciso di insegnarlo ai medici interessati.
Ciò che maggiormente mi affascinava del metodo, oltre al fatto che si mangiavano pietanze “normali” era l’ approccio sperimentale, pratico e individualizzato.
Finalmente  anche nel campo della Nutrizione avevo trovato un  metodo che non proponeva “panacee nutrizionali” ma con grande umiltà e partendo dall’osservazione degli effetti dei vari cibi e metodi di cottura sui diversi organi e apparati, si proponeva come un metodo dinamico e individualizzato di “terapia con gli alimenti”.