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Sporco salutare: lo sporco che fa bene

Sporco ‘salutare’, esposizione precoce a germi aiuta difese

Roma, 23 mar. (Adnkronos Salute) – Anche lo sporco ha le sue virtù. Sembra, infatti, che un’esposizione precoce ai germi contribuisca a rinforzare le difese immunitarie.

A verificare per la prima volta la fondatezza dell”ipotesi igiene’ è uno studio dei ricercatori del Brigham and Women’s Hospital, pubblicato online su ‘Science’.

Precedenti studi sull’uomo avevano suggerito che l’esposizione ai microbi nei primi anni di vita è un importante determinante della sensibilità, da adulti, nei confronti di malattie allergiche e autoimmuni come febbre da fieno, asma e patologia infiammatoria intestinale.

I medici hanno poi suggerito che l‘ipotesi igiene spieghi l’aumento globale delle malattie allergiche e autoimmuni in ambienti urbani. Tuttavia finora questa ipotesi non era mai stata dimostrata direttamente. I ricercatori del Brigham and Women Hospital (Usa) hanno condotto uno studio che fornisce prove a sostegno della ipotesi dell’igiene, evidenziando un potenziale meccanismo che spiegherebbe l’effetto della ‘troppa pulizia’ sulla salute.

I ricercatori hanno studiato il sistema immunitario di topi privi di batteri o microbi (germ-free), confrontandolo con quello di roditori ‘normali’. Così hanno scoperto che i primi presentano un’esagerata infiammazione di polmoni e colon, simile rispettivamente ad asma e colite. Un fenomeno causato dall’iperattività di una classe unica di cellule T (quelle immunitarie) precedentemente collegata a questi disturbi, sia nei topi che nell’uomo.

Non solo: i ricercatori hanno scoperto che esponendo i topi germ-free ai microbi durante le prime settimane di vita (ma non da adulti), il sistema immunitario appare normalizzato e l’animale è ‘protetto’ dalle malattie. Inoltre la protezione fornita dall’esposizione ai microrganismi nelle prime fasi di vita è di lunga durata. “Questi studi dimostrano l’importanza fondamentale di un adeguato condizionamento immunitario attraverso i germi fin da piccoli”, spiega Richard Blumberg, della Divisione di Gastroenterologia del Bwh, co-autore dello studio in collaborazione con Dennis Kasper.

Inoltre è importante sapere che “un meccanismo permetterà agli scienziati di identificare i fattori microbici potenzialmente cruciali nel determinare la protezione dalle malattie allergiche e autoimmuni” da adulti, sottolinea l’esperto. Alla luce dei risultati ottenuti, i ricercatori invitano comunque alla cautela, evidenziando la necessità di ulteriori ricerche che confermino questi risultati nell’uomo.