Si rompe l’uovo nella padella con l’olio extra-vergine già bollente, e si mescola per 2-3 minuti.

L’uovo strapazzato è utile per stimolare la funzione epato-biliare in modo graduale, meno violento rispetto all’uovo fritto.
Il metodo della Bioterapia Nutrizionale ci insegna come “l’uovo non fa mai male al fegato” come ribadiva la dottoressa Arcari, ma è compito del medico diagnosticare lo stato di funzionalità del fegato e delle vie biliari del singolo paziente e prescrivere la preparazione delle uova e le associazioni più opportune per quell’individuo e per quel particolare momento, altrimenti potremmo provocare un forte difficoltà digestiva con pesantezza all’ipocondrio destro, eruttazioni e anche vere e proprie “coliche”.

Ricordiamo che in genere un uovo dal tuorlo di colore più intenso significa che gli animali sono stati allevati con mangimi ricchi di cereali e carotene, mentre un uovo dal tuorlo sbiadito spesso significa l’utilizzo di mangimi scadenti.
Il fatto invece che alcune uova abbiano il guscio di un colore più scuro delle altre dipende invece esclusivamente dalla razza delle gallina.