Categoria: OmeopatiaPer i più interessati

Analisi Repertoriale

Il Repertorio è uno strumento di lavoro del medico che pratica la Omeopatia Classica.

Dopo i primi anni di sperimentazioni omeopatiche e la compilazione delle prime Materie Mediche, andò accumulandosi una mole di dati (sintomi omeopatici) che non solo non era possibile tenere a mente ma che erano comunque difficili da rintracciare nelle varie Materie Mediche. Iniziò allora un lavoro di ordinamento dei sintomi in ordine alfabetico e suddivisi nelle varie sezioni del corpo, con una sezione a parte per i “sintomi mentali”.

Molti sintomi (RUBRICHE REPERTORIALI) presentano poi delle sotto-rubriche con le varie modalità di quel sintomo. Vicino ad ogni rubrica o sottorubrica sono elencati in ordine alfabetico le abbreviazioni dei rimedi che hanno presentato quel sintomo nei provings oppure che hanno curato il sintomo nel malato.

Il repertorio più famoso è stato quello compilato dal dott. J.T.Kent (1849-1916)
Esistono delle traduzioni del Repertorio di Kent e di altri più moderni in diverse lingue, ma in genere si preferisce l’utilizzo del Repertorio in lingua inglese, sia perché la traduzione può alterarne il significato sia perché il linguaggio del Repertorio inglese è diventato una specie di “omeopatichese” internazionale.

Si sono sviluppate varie tecniche di “Analisi Repertoriale“, vale a dire criteri di scelta e elaborazione delle rubriche repertoriali nell’analisi di un caso.
In sostanza dopo la scelta dei sintomi significativi abbiamo una lista di rubriche contenenti vari rimedi, e quindi l’elaborazione statistica della presenza dei rimedi in ogni rubrica ci fornisce un indicazione di probabilità sul rimedio più adatto al caso e comuque degli importanti spunti di riflessione.

Queste tecniche per decenni hanno risentito della macchinosità e lentezza collegata all’uso dei repertori “cartacei”: fino a pochi anni orsono i pazienti osservavano i medici che praticavano l’Omeopatia Classica sfogliare un grosso libro, spesso bloccando alcune pagine con segnalibri, ma un analisi repertoriale dettagliata di un caso, poteva richiedere parecchie ore di lavoro.
Oggi l’utilizzo dei Repertori informatici, sta progressivamente rivoluzionando le tecniche di Analisi Repertoriale, e altre modalità di ricerca informatizzata   stanno sostituendo in parte i tradizionali repertori che hanno il grosso difetto di frammentare i sintomi originari col rischio di perderne il vero significato.