Categoria: OmeopatiaIl metodo

Diluizioni Omeopatiche

Le osservazioni cliniche indussero Hahnemann a diminuire continuamente le dosi, fino all’infinitamente piccolo.

Hahnemann lo fece con una tecnica originale: alla sostanza di base in soluzione alcolica o triturata con lattosio, aggiungeva nove parti di acqua ed imprimeva a questa soluzione un certo numero di scosse ritmiche o succussioni , e chiamava questa diluizione prima decimale, poi con una parte di questa soluzione più nove parti di acqua otteneva la seconda diluizione decimale e via di seguito.

Egli notò che con l’aumentare della diluizione e dinamizzazione oltre ad evitare naturalmente gli effetti tossici il potere curativo delle sostanze non solo non diminuiva, ma al contrario aumentava enormemente ampliando così la sua sfera d’azione e la sua efficacia terapeutica: questo procedimento permetteva inoltre di sperimentare qualunque sostanza anche le più tossiche

Hahnemann attribuì questo fatto alle succussioni , le cui vibrazioni secondo lui sviluppavano il potere virtuale di queste sostanze. La spiegazione era ipotetica, però il potere delle diluizioni infinitesimali era un fatto reale.

Nel 1805 Hahnemann pubblica a Lipsia i “Frammenti sugli effetti positivi dei rimedi”. L’opera in latino, presenta 27 sperimentazioni o Patogenesi condotte secondo il modello proposto da Hahnemann.
Dal 1811 al 1821 pubblica i sei volumi della Materia Medica Pura, modello di riferimento e fonte di dati sperimentali per tutte le Materie Mediche successive.
Ogni rimedio studiato in quest’opera é preceduto da un’introduzione in cui viene indicata l’origine, la tecnica di preparazione e l’attività fisiologica.